Dalla tutela della privacy dei defunti ai dati degli infermieri: i chiarimenti del Garante

Con la newsletter n. 450 del 25 febbraio 2019, il Garante Privacy ha fornito chiarimenti in relazione alla tutela dei dati personali di un paziente deceduto, alla trasmissione dei dati degli infermieri al relativo Ordine professionale ed in tema di accesso civico generalizzato alle pratiche di SCIA e CILA.

Dati dei defunti. Le persone decedute continuano a godere delle tutele previste dalla disciplina in materia di protezione dei dati personali anche dopo l’applicazione del GDPR . Lo ha affermato il Garante Privacy nel parere reso ad un’Azienda sanitaria nell’ambito del riesame di un provvedimento di rigetto dell’istanza di accesso civico ai dati sanitari di un paziente defunto per un presunto caso di malasanità”. Il Garante, prima di entrare nel merito, ha voluto sottolineare che il Regolamento europeo sulla protezione dati, pur escludendo l’applicazione della normativa ai dati delle persone decedute, stabilisce, con una clausola di salvaguardia”, la possibilità per gli Stati membri di prevedere norme che riguardano il trattamento dei dati personali delle persone decedute . Ed il legislatore italiano con il d.lgs. n. 101/2018 si è avvalso di tale facoltà sancendo che i diritti relativi ai dati personali dei defunti possono essere esercitati da chi ha un interesse proprio, o agisce a tutela dell’interessato, in qualità di suo mandatario, o per ragioni familiari meritevoli di protezione . Nel caso di specie, il Codice privacy prevede un espresso divieto di diffusione di dati relativi alla salute per cui è impossibile darne conoscenza a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione . Si è dunque in presenza di una delle ipotesi di esclusione dell’accesso civico previste dalla normativa sulla trasparenza. Dati del personale infermieristico. Un’Azienda ospedaliera chiedeva di poter trasmettere i dati del personale infermieristico al relativo Ordine che intendeva svolgere alcuni controlli sulle iscrizioni. Il Garante ha però bloccato tale procedura affermando che Le strutture sanitarie non possono trasmettere in modo massivo i dati di tutto il loro personale infermieristico all’Ordine professionale di riferimento. L’Ordine delle professioni infermieristiche, nello svolgimento degli specifici compiti istituzionali di vigilanza e disciplinari, può infatti trattare i dati di chi abbia richiesto l’iscrizione all’albo . Spetta infatti al datore di lavoro l’obbligo di effettuare le necessarie verifiche sul possesso dei requisiti professionali previsti per l’accesso a specifici impieghi, come appunto l’iscrizione al relativo albo. Accesso civico alle pratiche SCIA e CILA. Il Garante ha poi ribadito l’impossibilità di accedere ai dati personali completi contenuti nei titoli abilitativi edilizi SCIA e CILA sulla base di una mera richiesta di accesso civico generalizzato, rispondendo così ad un Comune dell’Emilia Romagna in merito alla decisione di respingere parzialmente una richiesta di accesso civico alle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività SCIA e alle Comunicazioni Inizio Attività Asseverata CILA , presentata da una impresa privata. Considerando la quantità e qualità dei dati personali contenuti - come data e luogo di nascita, codici fiscali, residenza, PEC, numeri di telefono – la generale conoscenza delle informazioni ivi riportate avrebbe potuto determinare un’interferenza ingiustificata e sproporzionata nei diritti e libertà dei soggetti controinteressati. Tutto ciò, in violazione anche del principio di minimizzazione previsto dal Regolamento europeo sulla privacy Gdpr , con possibili ripercussioni negative sul piano relazionale, professionale, personale e sociale . Hard brexit. Infine, il Garante ha ricorda che il Comitato europeo per la protezione dei dati Edpb , nel corso della settima sessione plenaria, ha adottato una nota informativa destinata alle aziende e alle autorità pubbliche sui trasferimenti di dati personali a norma del GDPR in caso di Brexit senza accordo con l’UE Hard Brexit” .