Servizi e forniture energetiche non richieste: l’AGCM sanziona le imprese erogatrici

Avvalendosi dell’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanzia, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato sanzioni per un valore complessivo pari a 900.000 euro a seguito dei procedimenti istruttori intrapresi nei confronti delle società Switch Power S.r.l., Union S.r.l. e l’impresa individuale Prima Consulenza, attive nella fornitura di energia elettrica.

Così annunciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato tramite il comunicato stampa del 19 novembre 2018. I fatti. A seguito dei procedimenti istruttori è stato rilevato che i tre professionisti concludevano contratti a distanza tramite teleselling in assenza di un consenso conferito da parte dei consumatori destinatari del servizio offerto, pubblicizzando informazioni ingannevoli o omissive circa l’identità delle società erogatrici e della natura dei servizi offerti. Rilevante, inoltre, era la modalità tramite la quale le società sanzionate acquisivano i dati personali dei consumatori da ingannare tramite le agenzie di call center venivano sfruttati i dati anagrafici, codici fiscali e codici IBAN degli utenti per poi procedere all’attivazione di contratti non richiesti e per prelevare, dopo pochi giorni dall’ambigua telefonata, ingenti somme di denaro direttamente dai conti correnti dei clienti contattati il prezzo dell’attivazione del servizio emesso si aggirava dai 130 ai 190 euro da sommare a 27 euro versati a titolo contributivo una tantum per l’asserita attività di consulenza. Inoltre è stato riscontrato che in molti casi i professionisti non fornivano un riscontro dinnanzi ai chiarimenti, reclami o richieste di restituzione avanzati dai consumatori oramai ingannati. Le sanzioni. Considerando la gravità e il perdurare delle violazioni al Codice del Consumo, l’Autorità ha disposto sanzioni pari a 500.000 euro alla società Switch Power, 200.000 euro ciascuno agli altri due professionisti, Union e Prima Consulenza.