Bollette del gas: dal 1° gennaio in caso di ritardo di oltre 2 anni il cliente potrà eccepire la prescrizione

Nei casi di ritardi nella fatturazione delle bollette del gas, per responsabilità del venditore o del distributore, dal 1° gennaio 2019, il cliente potrà eccepire la prescrizione andando a pagare solo gli importi fatturati relativi ai consumi più recenti di 2 anni.

Questo è quanto si evince dal comunicato stampa dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA . La prescrizione. Per le bollette del gas, nelle ipotesi di ritardi nella fatturazione per cause imputabili al venditore o distributore , a partire dal 1° gennaio 2019 il cliente potrà eccepire la prescrizione e pagare così solo gli importi fatturati relativi ai consumi più recenti di 2 anni. Inoltre, sottolinea l’Autorità che i venditori saranno tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni. In alternativa tali importi dovranno essere evidenziati in maniera chiara e comprensibile nella fattura contenente anche gli importi per consumi più recenti di 2 anni . L’obiettivo è quello di informare il cliente della possibilità di non pagare l’ammontare di tali importi mediante una pagina iniziale aggiuntiva contenente un format disponibile anche sul proprio sito e presso eventuali sportelli fisici di pronto utilizzo per eccepire la prescrizione, nonché indicare un recapito postale o fax e una mail a cui inviare tale comunicazione . Gli importi oggetto di prescrizione dovranno essere automaticamente esclusi dai pagamenti nel caso fosse stata scelta la domiciliazione bancaria o postale o su carta di credito. Nel caso in cui, invece, il venditore non sia direttamente responsabile del ritardo di fatturazione degli importi risalenti a più di 2 anni, dovrà assolvere obblighi informativi specifici volti a consentire comunque al cliente di comunicare la volontà di eccepire la prescrizione. Infine è doveroso ricordare che dallo scorso 1° marzo, la riduzione della prescrizione da 5 a 2 anni era già prevista per le forniture elettriche, in attuazione della legge di bilancio 2018.