



trattamento sanzionatorio | 25 Settembre 2020
Il giudice dell’esecuzione deve riqualificare la pena accessoria sulla base dei parametri di cui all’art.133 c.p.
di Serena Gentile - Avvocato penalista
«La durata delle pene accessorie, non definite in misura fissa, deve essere determinata in concreto dal giudice in base ai criteri di cui all’art.133 c.p. e non, invece, parametrata alla durata della pena principale inflitta ex art.37 c.p. Tale operazione non deve ritenersi preclusa al giudice dell’esecuzione, allorquando è chiamato a riqualificare la sanzione principale o accessoria secondo novellati indici di legalità».

(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 26601/20; depositata il 24 settembre)








- Gli effetti della sentenza d’appello che dichiara nulla la condanna dell’imputato in riferimento ad una delle più imputazioni
- Sezioni Unite: ricorso per cassazione solo nella cancelleria del giudice emittente
- In possesso di 30 dosi singole di cocaina: condannato per la detenzione a fini di spaccio
- Principi di diritto in tema di atti persecutori e misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa
- Targhette rimosse dai capi di abbigliamento rubati: condanna più grave



























Network Giuffrè



















