La riforma delle intercettazioni è ufficialmente entrata in vigore

È ufficialmente operativa la nuova disciplina delle intercettazioni dettata dal decreto legislativo 29 dicembre 2017, numero 216, come modificato dal decreto-legge 30 dicembre 2019, numero 161, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, numero 7.

A partire da oggi, 1° settembre 2020, la riforma delle intercettazioni può dirsi ufficialmente operativa. Tra le tante novità che la riforma ha introdotto, la più rilevante è quella riguardante la selezione delle intercettazione relative alle indagini che, come si sa, spetta ora al Pubblico Ministero e non più alla polizia giudiziaria Sulla riforma, lo scorso 23 marzo 2020, è intervenuto anche l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione che, con una attenta e approfondita relazione, ha analizzato il testo della legge 28 febbraio 2020, numero 7 di conversione del d.l. numero 161/2019. Con un comunicato, il Ministero della Giustizia fa sapere di aver completato il percorso, avviato nel 2018, con cui sono state messe a punto le attività organizzative, formative e di sviluppo tecnologico, necessarie all’attuazione della normativa. Tali attività, precisa il Ministero, non si sono interrotte neppure durante l’emergenza da COVID-19. A tal proposito, il Ministro Bonafede ha commentato «Non è stata una riforma a costo zero e ci siamo mossi per tempo in modo da ridurre al minimo le inevitabili difficoltà applicative della nuova disciplina. Da oggi entra in vigore una fase nuova per uno strumento investigativo fondamentale come quello delle intercettazioni. Il Ministero rimarrà in contatto con i Procuratori e l’Avvocatura per raccogliere le segnalazioni circa le eventuali criticità che dovessero manifestarsi e approntare le relative soluzioni».