



ordinamento penitenziario | 04 Agosto 2020
Diritto all’informazione in carcere: no ai canali televisivi sportivi a pagamento
di Attilio Ievolella
Respinta definitivamente la richiesta avanzata da un detenuto, cioè ottenere l’attivazione a proprie spese di due canali televisivi sportivi a pagamento. Legittima, per i Giudici, la limitazione decisa dall’amministrazione penitenziaria, che consente solo la visione dei principali canali della rete nazionale.

(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 23533/20; depositata il 4 agosto)








- Nessun contatto con l’assistito: non è sufficiente per presumerne l’effettiva conoscenza del processo
- “Problemi tecnici”, il rapinatore va via a mani vuote: impossibile parlare di desistenza volontaria
- Illegittimo il sequestro di materiale informatico se il decreto non è sufficientemente motivato
- “Dammi la fede”: tono e contesto rendono più grave la rapina
- Citofonate e telefonate senza risposta: condannato per evasione



























Network Giuffrè



















