



Ordinamento penitenziario | 04 Agosto 2020
Fino a che punto la malattia psichiatrica incide sulla concessione della detenzione domiciliare?
di La Redazione
Accolto il ricorso avanzato da un detenuto affetto da disturbo compulsivo-ossessivo e da bipolarismo vertente sulla concessione della misura della detenzione domiciliare, alla luce del recente intervento della Corte Costituzionale in materia.

(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 23474/20; depositata il 3 agosto)








- Grave infermità psichica sopravvenuta: il giudice può disporre la cura del detenuto fuori dal carcere
- La mancanza di qualsiasi alternativa al carcere per i detenuti affetti da grave malattia psichica sopravvenuta viola i principi costituzionali
- Nessun contatto con l’assistito: non è sufficiente per presumerne l’effettiva conoscenza del processo
- “Problemi tecnici”, il rapinatore va via a mani vuote: impossibile parlare di desistenza volontaria
- Illegittimo il sequestro di materiale informatico se il decreto non è sufficientemente motivato



























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