Coronavirus ed emergenza carceri: uno Speciale sulle misure del Cura Italia

All’interno delle misure previste per contrastare la pandemia del COVID-19, l’art. 123 d.l. 17 marzo 2020, n. 18, c.d. decreto ‘Cura Italia’, rubricato disposizioni in materia di detenzione domiciliare”, prevede che in deroga al disposto dei commi 1, 2 e 4 dell’articolo 1 della legge 26 novembre 2010, n. 199, dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2020, la pena detentiva è eseguita, su istanza, presso l’abitazione del condannato o in altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza, ove non sia superiore a diciotto mesi, anche se costituente parte residua di maggior pena salve alcune ipotesi ostative di accesso .

Nello Speciale , a cura dell’avv. Carmelo Minnella, cerchiamo di approfondire tali misure per rispondere anche alle paure di chi si trova in carcere e teme per i contagi da coronavirus, dopo le proteste che sono scoppiate nelle strutture di detenzione, da Nord a Sud che, seppur timide, se applicate largamente, possono costituire un primo passo, comunque importante, per risolvere l’emergenza carceri che l’emergenza del coronavirus rischia di far saltare i già fragili equilibri della vita penitenziaria. Inoltre, per avere un quadro completo sull’emergenza coronavirus, clicca qui per consultare la sezione dedicata al decreto Coronavirus