Tassi stupefacenti

Tra tassi d’interesse e tipologie di droghe sembra un bel salto. Nel processo, invece, la sincronia è necessaria. La temutissima giustizia penale si alimenta” di stupefacenti la percentuale di detenuti tossicodipendenti è soverchiante, il che avviene traslando sul diritto un carico che geneticamente attiene alla salute.

Ceteris paribus mutatis mutandis? il vivacissimo contenzioso bancario vivifica il tema geneticamente non giuridico dei tassi d’interesse. Il vaglio dei rapporti bancari non può fare a meno di parametri econometrici, tra i quali primeggiano proprio i tassi di interesse, al meno nei temi cool dell'anatocismo e dell'usura. Nell'un caso il PM eleva le contestazioni su detenzione illecita, commercio, produzione di sostanze vietate applicando la nota tecnica del rinvio Jacques de La Palice l'argomento difensivo non ha minor pregio . Più in dettaglio, gli stupefacenti sono elementi normativi in senso stretto nella struttura delle fattispecie penali. La loro individuazione secondo la tecnica c.d. analitica agevola tanto le parti del processo quanto il giudice, liberati dall’impresa titanica di qualificare la sostanza misurando gli effetti psicoattivi. Nell'altro caso, non diversamente, i tassi non vanno individuati con etichette/formule elastiche alto, basso, minimo, massimo se dall'individuazione vogliono farsi discendere effetti rilevanti in termini di sussunzione. Qui, per recuperare i dati numerici, si attinge ad indicazioni analitiche di Bankitalia. In ambo i casi l'esecutivo formalizza e pubblicizza i parametri attraverso decreti ministeriali ad hoc . Facile deduzione i decreti consentono l'aggiornamento del sistema lasciando intatti gli elementi essenziali delle fattispecie che vanno ad integrare. Non v’è dubbio che l’affinità di queste due vicende sia limpida non v’è dubbio che il tema investa coordinate assiologiche e metodologiche sostanzialmente sovrapponibili persino in tema di tecnica/politica legislativa non è facile rilevare gap o cesura di sorta. Eppure l'idillio amoroso si interrompe nell’esperienza giuridica, nel funzionamento delle norme, nel processo. Da un lato, infatti, nessuno si sognerebbe di chiedere alle parti, PM incluso, l’allegazione dei decreti contenenti le note tabelle ministeriali dalle quali ricavare l’appartenenza di una sostanza a questa o quest’altra categoria. Dall’altro, viceversa, si arriva a chiedere la produzione, tra i mezzi istruttori, dei decreti contenenti i tassi di interesse medi su tipologie di operazioni bancarie omogenee non può farsene a meno, tra l’altro, per la determinazione del TSU. Lo si chiede – questo è l’assunto – perché sarebbe proceduralmente scorretto recuperare quelle fonti secondarie. Ometto volutamente riferimenti di dettaglio pochi precedenti danno spazio a questa suggestiva tesi per delineare un utile explicit della vicenda. Non si può superare a cuor leggero la ir ragionevolezza di questa prospettiva il doppio binario incombe spesso e non è sempre cosa buona, perché le distinzioni vanno ben ponderate e motivate, anzitutto a livello legislativo. Non ne faccio, però, una vicenda di contrapposizione lato sensu politica nessuno esita a dare spazio a politiche di massimo rigore nell’ambito della tossicodipendenza, secondo la logica tutti contro uno” – viceversa, le problematiche bancarie producono reali contese tra le parti in gioco, secondo la diversa logica ti faccio vedere io” preferisco recuperare la dimensione tecnico-giuridica del problema. L’eterointegrazione delle norme è tema di una tale vastità da doversi ritenere patrimonio necessario di qualunque giurista, al quale tornerà familiare il meccanismo di apertura del diritto civile a usi, consuetudini, etc. persino il diritto penale si apre in modo sbalorditivo” a concetti particolarmente elastici accade emblematicamente in materia di colpa. Eppure nessuno si sognerebbe di attendere in giudizio leggi che spieghino, definiscano, contestualizzino gli uni e l’altra si verrebbe meno a funzioni essenziali di queste categorie. Per scelta e per necessità, stupefacenti e tassi non rispondono alla logica di consuetudini e colpa, ma fino a che punto? Un nucleo irrinunciabile di principi, di strutture, deve pur darsi, per garantire un funzionamento efficace al sistema, per non dare scandalo. A quel nucleo occorre fare appello per evitare straripamenti sui generis , come quello che vuole la produzione dei decreti ministeriali a dimostrazione di tassi che nessun mistero nasconde.