Segreto investigativo: la Consulta accoglie il ricorso del PM

Con un comunicato stampa del 7 novembre, la Corte Costituzionale dà notizia dell’accoglimento del ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari nei confronti del Governo in relazione all’art. 18, comma 5, d.lgs. n. 177/2016.

La disposizione censurata prevede che a fini di coordinamento informativo i vertici delle Forze di Polizia adottino istruzioni affinché i responsabili di ciascun presidio di polizia interessato trasmettano alla propria scala gerarchica le notizie relative all’inoltro delle informative di reato all’autorità giudiziaria, indipendentemente dagli obblighi prescritti dalle norme del codice di procedura penale . Nell’udienza di ieri, con cui è stato accolto il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari nei confronti del Governo, la Consulta ha riconosciuto la meritevolezza delle esigenze di coordinamento informativo poste a fondamento della disposizione impugnata, ma allo stesso tempo ha ritenuto lesiva delle attribuzioni costituzionali del PM, garantite dall’art. 109 Cost., la specifica disciplina della trasmissione per via gerarchica delle informative di reato . La sentenza verrà depositata a breve.