La revisione del provvedimento dichiarativo dell’estinzione del reato per intervenuta prescrizione, la considerazione dei precedenti penali dell’imputato volta al conteggio dei termini di prescrizione del reato e le condizioni per le quali il giudice debba applicare d’ufficio la sospensione condizionale della pena sono le tematiche argomentate dalle ultime informazioni provvisorie depositate dalle Sezioni Unite il 25 ottobre 2018.
Revisione della sentenza. Un imputato viene condannato al risarcimento del danno sofferto dalla parte civile. Decisione adottata tramite una sentenza dichiarativa che ha altresì riconosciuto l’estinzione del reato in quanto prescritto. Gli Ermellini, con l’informazione numero 25, rispondono positivamente all’ipotesi di revisionare suddetta sentenza dichiarativa. La recidiva influisce sul calcolo del termine di prescrizione del reato? Con l’informazione numero 26 la Suprema Corte ha stabilito che, nel caso in cui la reiterazione del reato venga accertata implicitamente dal giudice di merito, e ciò nonostante non abbia né incrementato la pena né escluso l’applicabilità delle attenuanti generiche, non influisce sul calcolo tempo di prescrizione del reato accertato. Sospensione d’ufficio della condizionale della pena. Dall’informazione provvisoria numero 27 viene sancito che l’imputato che non richiede prontamente l’applicazione della sospensione condizionale della pena nel giudizio d’appello, deve sottostare alla relativa decisione - sia di contenuto positivo che negativo – adottata d’ufficio dal giudice purché sia debitamente motivata.
SezioniUnite_InformazioniProvvisorie_n_25_26_27_