Responsabile anche il marito per i danni provocati dal cane della moglie

Confermata la condanna a carico di due coniugi per il morso dato dal cane della moglie ad una passante.

A pagare i danni procurati dal cane domestico a spasso senza guinzaglio e museruola sono tutti i componenti del nucleo famigliare presenti in quel momento e non solo la proprietaria dell'animale. Lo ha affermato la Cassazione con sentenza n. 8875 del 7 marzo 2011. Il caso. La vicenda vede protagonista una coppia di coniugi della provincia di Fermo. I due sono stati ritenuti responsabili del reato di lesioni colpose per aver omesso di custodire con le dovute cautele il loro cane. L'animale ha infatti morso la gamba di una signora che stava camminando lungo la loro via. Il giudice di pace di Ripatrasone FM ha condannato marito e moglie alla pena pecuniaria di 300 euro oltre al risarcimento del danno in favore della parte civile e alla concessione di una provvisionale di euro 500. Avverso tale decisione la coppia ha presentato appello al Tribunale di Fermo che ha confermato la sentenza di primo grado. I coniugi marchigiani si sono allora rivolti presso la Suprema Corte. La moglie, proprietaria ufficiale del cane, ha chiesto ai giudici di essere condannata solo lei. Responsabilità per lesioni di entrambi. La Suprema Corte ha confermato la responsabilità di entrambi per il reato di lesioni colpose. Gli Eremellini hanno affermato che nonostante il cane appartenga solo ad un componente della famiglia, di fatto, tutti i componenti del nucleo nel quale vive hanno con lui una relazione di possesso che li obbliga a non lasciarlo libero e a custodirlo con le debite cautele. I giudici di Piazza Cavour, confermando la condanna per entrambi i coniugi, hanno rilevato che L'animale viveva in famiglia e, dunque, entrambi i coniugi avevano un potere di fatto su di lui .