



crisi d’impresa | 14 Gennaio 2021
Società di fatto irregolare: il fallimento di una società si estende alle altre
di Eleonora M.P. Ruggieri - Avvocato
Il focus dell’art. 145, quinto comma. l.f. non appare diretto verso una o altra forma di esercizio dell’attività di impresa (individuale o, per contro, collettiva), ma è volto piuttosto verso l’ipotesi in cui - una volta dichiarato il fallimento di un singolo - emerga che, invece, si tratta di una impresa riferibile ad una società. Pertanto, non vi è alcuna ragione che, nell’ipotesi disciplinata dalla citata norma, possa giustificare un differenziato trattamento normativo, ammettendo o non ammettendo il fallimento di una società che risulti socia di fatto di una società irregolare a seconda che il socio già fallito sia un imprenditore individuale o collettivo.

(Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 366/21; depositata il 13 gennaio)








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