L’affidamento di contratti pubblici in caso di crisi d’impresa e di insolvenza sotto la lente di Assonime

Assonime, con la circolare n. 22 diramata l’11 novembre, ha illustrato le modifiche introdotte dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e dal decreto sblocca-cantieri, alle disposizioni del codice dei contratti pubblici, che regolano gli effetti delle procedure concorsuali sulle procedure di affidamento di contratti pubblici.

Assonime, con la circolare n. 22 diramata l’11 novembre, ha illustrato le modifiche introdotte dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e dal decreto sblocca-cantieri, alle disposizioni del codice dei contratti pubblici, che regolano gli effetti delle procedure concorsuali sulle procedure di affidamento di contratti pubblici. Nel dettaglio. Le nuove norme, precisano dall’associazione, attraverso un percorso alquanto articolato, realizzano un coordinamento tra la disciplina amministrativa e quella concorsuale, e contribuiscono a delineare un quadro coerente dei presupposti e delle condizioni in presenza dei quali le imprese in crisi o insolventi possono partecipare a nuove gare o proseguire contratti già stipulati con la pubblica amministrazione. Con il provvedimento, Assonime si è prevalentemente soffermata sui seguenti aspetti della disciplina - l’evoluzione della disciplina sulle procedure di affidamento di contratti pubblici in caso di crisi d’impresa e d’insolvenza - le novità introdotte dal codice della crisi e dal decreto sblocca-cantieri - il coordinamento tra la disciplina amministrativa degli affidamenti pubblici e la disciplina delle procedure concorsuali. Fonte ilfallimentarista.it