



lavoro subordinato | 25 Gennaio 2021
L’aumento del valore degli immobili utilizzati nell’impresa familiare può incidere sul valore della quota spettante al partecipante
di Ilaria Leverone
In tema di liquidazione della quota spettante al partecipante di un’impresa familiare, la determinazione della partecipazione agli utili ed agli incrementi del familiare deve essere effettuata in relazione al valore complessivo dell’impresa, per cui se l’incremento di valore di un fattore della produzione (quale può essere un immobile) si è tradotto in un aumento di redditività dell’impresa medesima non è dato scorporare dalla stessa la componente riferibile a fattori che si assumono del tutto estranei all’attività prestata dal partecipante; analogicamente, il verificarsi nel corso della vita dell’impresa di fattori di decremento dei beni con riflessi sulla produttività della stessa non può che riverberarsi sulla concreta liquidazione della quota del partecipante.

(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 1401/21; depositata il 22 gennaio)








- Cassa integrazione in deroga COVID-19: quali obblighi per il datore di lavoro?
- Repêchage: non sussiste alcun onere di collaborazione a carico del lavoratore
- Ergonomia della postazione e aria condizionata non bastano per catalogare i problemi di salute come malattia professionale
- Esenzione dal pagamento delle spese processuali nel procedimento per prestazioni previdenziali
- Periodo di comporto: irragionevole la disparità di trattamento tra dipendenti pubblici



























Network Giuffrè



















