Il mediatore ha diritto alla provvigione anche se i contraenti modificano le clausole del contratto standard

La sentenza del Tribunale civile di Roma, sez. X n. 17642 dello scorso 14 settembre, conferma l'orientamento maggioritario della giurisprudenza che riconosce al mediatore il diritto alla provvigione anche nel caso in cui le parti, da lui messe in contatto, non concludano il contratto o, come nella fattispecie, apportino alcune modifiche alle sue clausole. La vicenda affrontata. Un'agenzia immobiliare, su richiesta di una società, reperiva un immobile, di proprietà di una terza ditta, per una locazione commerciale. Il cliente, dopo diversi mesi dal reperimento e senza visionarlo, stipulava il contratto direttamente con la proprietaria senza corrispondere la dovuta provvigione all'intermediario. Tale compenso, invece, era saldato dalla impresa locatrice. Il rifiuto era motivato dal fatto che l'opera dell'agente era stata ininfluente e priva di nesso di causalità per la conclusione dell'affare e per le modifiche apportate al negozio. Il mediatore citava in giudizio il cliente per il pagamento della provvigione, il G.I., pur riducendone l'importo, ha accolto la richiesta enunciando il citato principio di diritto. Quando spetta la provvigione? Sul punto la giurisprudenza di merito e di legittimità è stata divisa. Qualche anno fa quando è prevalso l'orientamento, sino allora minoritario, secondo cui il mediatore, regolarmente iscritto all'albo, ha diritto a richiederla anche solo per aver messo in contatto le parti, indipendentemente se queste concludano o meno l'affare Cass. civ. n. 10205/11 . Infatti il contratto di mediazione non obbliga le parti a concluderlo, è sufficiente che si incontrino per l'opera prestata dall'agente. È dovuta anche nel caso in cui il contratto, firmato quando l'incarico era già scaduto, sia risolto oppure sia stato concluso dopo la scadenza del mandato Cass. civ. n. 5348/09 . Si ricordi che l'altra tesi, ormai desueta, invece, imponeva la conclusione dell'affare come condizione essenziale per percepirla e, in alcuni casi, essa di per sé non era sufficiente a rivendicare tale diritto Cass. sez. trib. n. 9539/11 si deve dimostrare l'attività svolta dall'intermediario e che la stessa è stata atta alla stipula dell'accordo. Infine, in ogni caso, non spetta se il mediatore non si qualifica e non è riconoscibile come tale dalle parti Cass. civ. n. 12390/11 . Modifiche al contratto provvigione sì o no? La principale novità, introdotta in questo panorama generale dalla sentenza in esame, consiste nel riconoscere un diritto alla provvigione anche quando le parti introducono e concordano modifiche al contratto standard inizialmente proposto. Nella fattispecie l'agenzia si era fatta latrice di specifiche necessità del conduttore, poi accettate dal locatore, anche se l'accordo era stato poi stipulato solo in una fase successiva. Nulla interessa che esso sia stato perfezionato grazie all'intervento di un terzo, per altro smentito dalle testimonianze rese in udienza anche dalla ditta proprietaria dell'immobile de qua. La provvigione deve essere ugualmente corrisposta anche in tale ipotesi, tanto più che la proprietaria l'aveva correttamente già saldata prima della lite. Modalità di calcolo della stessa e rivalutazione monetaria. Essa deve essere conteggiata sul canone annuo di locazione o sul prezzo finale per la compravendita . Perciò è stata decurtata la somma originariamente richiesta. Infine essendo un chiaro debito di valuta non dovrà essere corrisposta alcuna cifra quale rivalutazione e quale rimborso per il danno da svalutazione monetaria. Dovranno, invece, essere corrisposti gli interessi legali dal dì della maturazione del diritto stipula contratto di locazione all'effettivo saldo. * Praticante avvocato e conciliatore iscritta alla camera di Conciliazione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Grosseto Sullo stesso argomento leggi anche - Niente provvigione per il mediatore che non si qualifica alle parti come tale, DirittoeGiustizi@ 10 giugno 2011 - Salvo pattuizione differente il contratto di mediazione non obbliga il conferente a concludere l'affare DirittoeGiustizi@ 29 settembre 2009 - Il mediatore ha diritto alla provvigione anche se l'affare si conclude dopo la scadenza dell'incarico, DirittoeGiustizi@ 1 luglio 2009