Condannato l’automobilista straniero che ha fornito false generalità alla Polstrada

L’uomo ha spiegato di essere stato derubato del documento di identità. Le sue dichiarazioni sono state prontamente verificate in sede di controllo foto-dattiloscopico. Impossibile ridimensionare l’episodio, checché ne dica il difensore, alla luce della cittadinanza dell’uomo, della non perfetta conoscenza della lingua italiana e del fatto che la verifica è avvenuta alle 4 di mattina.

Mi hanno rubato poco fa il documento d’identità” così lo straniero, fermato in piena notte dalla Polizia stradale, si limita a fornire agli agenti le proprie generalità, che però, grazie a un rapido controllo, si rivelano clamorosamente false. Inevitabile la sua condanna per il reato di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità Cassazione, sentenza n. 23691/21, sez. V Penale, depositata oggi . Prima il GUP del Tribunale e poi i giudici d’Appello sanciscono la responsabilità penale di un uomo, originario della Romania, che, fermato in piena notte dalla Polizia stradale, ha fornito false generalità agli agenti, spiegando di essere sprovvisto del proprio documento di identità poiché rubatogli poco prima Questa decisione è errata, secondo il difensore dell’automobilista, poiché il suo cliente, spiega, non era consapevole che le proprie attestazioni sarebbero state riportate in un atto pubblico . A sostegno di questa tesi, poi, il legale fa riferimento alle condizioni personali dell’uomo al momento del fatto , ossia l’essere cittadino di uno stato estero e, quindi, non perfetto conoscitore della lingua italiana , e alla circostanza che la verifica è avvenuta alle 4 di mattina . Prima di esaminare la vicenda, però, i giudici di terzo grado richiamano il principio secondo cui si deve parlare di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità quando dichiarazioni mendaci vengono rilasciate, oltre che al pubblico ufficiale, anche a persona incaricata di pubblico servizio poiché tali false dichiarazioni sulla propria identità rivestono – in assenza di altri mezzi di identificazione – carattere di attestazione preordinata a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità personali . Consequenziale confermare, osservano i giudici della Cassazione, la decisione pronunciata in Appello, poiché il cittadino straniero, fermato a bordo di un’autovettura, ha dichiarato di essere sprovvisto di un documento di identità per esserne stato poco prima derubato, e ha fornito false generalità, accertate successivamente in sede di controllo foto-dattiloscopico .

Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 7 maggio – 16 giugno 2021, n. 23691 Presidente Pezzullo – Relatore Riccardi Il testo integrale della sentenza sarà disponibile a breve.